Questo cambiamento ha sollevato preoccupazioni tra i lavoratori, che segnalano un deterioramento delle loro condizioni di lavoro e una mancanza di rispetto da parte dell'appaltatore corrente, il quale terminerà il suo mandato il 31 gennaio mediante una procedura di licenziamento collettivo.
Le preoccupazioni dei lavoratori emergono anche dalle assemblee sindacali, dove è emerso che questo non è il primo cambio di appalto: negli ultimi 10 anni, l'azienda ha affrontato ben sette cambiamenti di appalto. Questo continuo ciclo ha generato una sensazione di insicurezza lavorativa tra i dipendenti, che ora cercano di far sentire la propria voce.
Le organizzazioni sindacali hanno già ricevuto comunicazione da parte dell'azienda riguardo al nuovo appalto in discussione. Il sindacato sta attualmente esaminando i dettagli di questa proposta, mentre i lavoratori desiderano affrontare la situazione con una prospettiva più ampia. Dopo anni di instabilità lavorativa, vogliono non solo migliorare l'organizzazione del lavoro ma anche garantire una maggiore sicurezza economica.
In risposta a questa situazione critica, è prevista la proclamazione di uno stato di agitazione. Il sindacato si impegna a battersi per tutelare tutti i diritti dei lavoratori coinvolti fino al termine dell'attuale appalto il 31 gennaio. In questo contesto, emerge la volontà dei lavoratori di contribuire a un cambiamento positivo, cercando una soluzione che promuova una maggiore stabilità e sicurezza nel loro ambiente di lavoro.
Per un approfondimento visivo sulla protesta dei lavoratori Citterio, vi invitiamo a guardare il video esclusivo di Tg Parmense/Rta Videotaro. Nel filmato, i funzionari sindacali Giordano Palmas (Flai Cgil) e Francesco Rondinone (Uil-Uila) condividono ulteriori dettagli e riflessioni sulla situazione attuale, arricchendo la comprensione delle sfide affrontate dai lavoratori.